TRASCRIZIONE. È tempo di saldi.
La corsa ai saldi è partita oggi, 2 gennaio, i in tre regioni, Basilicata, Campania e Sicilia. Nel resto d’Italia appuntamento a sabato 5 gennaio, ma stavolta le famiglie ci arriveranno con le tasche vuote. Secondo Confcommercio ogni famiglia spenderà, in media, circa 360 euro. Adusbef preve un calo della spesa del 19% .Secondo i calcoli del Codacons i budget sarà 224 euro per nucleo famigliare, dimezzato rispetto a 4 anni fa, quando la media calcolata era di 450 euro. E anche se la spesa complessiva supererà i 2,1 miliardi, solo il 40% delle famiglie italiane potrà permettersi qualche acquisto. Per tanti comunque si tratta di un appuntamento importante per comprare a prezzi un po’ più contenuti.
Nei grandi centri urbani e non solo, in modo più o meno esplicito, i negozianti e le catene hanno già da qualche giorno cominciato una massiccia politica di offerte ai clienti, anche con l’obiettivo di intercettare per primi la debole capacità di spesa. Molti commercianti hanno anticipato il tam tam dello sconto strisciante via sms e Internet.
Ed ecco alcune semplici regole per evitare le truffe: verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intente comprare; non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, girare più negozi e confrontare i prezzi; diffidare delle vetrine tappezzate da manifesti che non consentono di vedere la merce o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%; i prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, ma non di quelle passate, occhio al cartellino, su ogni prodotto deve essere indicato obbligatoriamente e di modo chiaro e leggibile il prezzo vecchio, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, è a discrezione del negoziante; diffidare comunque dei capi di abbligliamento che si possono solo guardare ma non provare; conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto, sarà prezioso in caso di merce fallata o non conforme in quanto obbliga al commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato. Le truffe devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficcio comunale per il commercio o ad un’associazione di consumatori e non eccedere con le spese in ogni caso: stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti.